Giro del Monviso

 

Rifugio Quintino Sella, vista sul Monviso

Con i suoi 2.062 metri di altezza, il Monviso – noto anche come Re di Pietra o Monte Viso – è la vetta più alta delle Alpi Cozie, ben visibile da ogni punto della pianura grazie alla sua caratteristica forma a piramide che domina i picchi circostanti. Famoso anche per la sorgente del fiume Po, il corso d’acqua più lungo della nostra penisola, nel 2013 è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco come riserva di biosfera transfrontaliera

Storia e caratteristiche del percorso

Il trekking del Monviso – o più comunemente Giro del Monviso – merita sicuramente l’attenzione degli escursionisti, che prima intraprendere il percorso di tre giorni per salire in cima al Re di Pietra, potranno soggiornare nelle pianure o le basse valli ai piedi della montagna. Tra le attrazioni da non perdere citiamo Saluzzo, il castello FAI di Manta, l’abbazia di Santa Maria di Staffarda e la Bella del Marchesato, che meritano certamente una visita. Il primo tour del Monviso fu intrapreso dal docente inglese James David Forbes nel 1839, che attraversò il Colle delle Traversette, il Colle di Viso, il Passo delle Sagnette e il Colle di Vallanta, cimentandosi in un percorso molto simile all’itinerario attuale. Quindici anni più tardi, informazioni più dettagliate sul giro del Gigante delle Cozie furono fornite dalle esplorazioni compiute dagli alpinisti inglesi William Mathews e William Jacomb, che salirono per la prima volta in cima alla montagna. Poi, venne il turno degli italiani che nell’agosto del 1863, guidati dall’allora Ministro del Regno d’Italia Quintino Sella, arrivarono sulla vetta con una prima cordata interamente italiana, a cui fu dedicato il Rifugio Alpetto.

Nel XIX° secolo, a causa della mancanza di luoghi di sosta, il Giro del Monviso veniva effettuato in una sola giornata attraversando il Passo delle Sagnette per raggiungere la Valle Varaita, con una durata complessiva di circa dodici ore. Con la successiva apertura di numerosi punti di appoggio lungo il percorso, il trekking ad anello di 3-4 giorni sul Monviso è diventato un “classico” dell’escursionismo, rappresentando oggi uno dei percorsi in alta quota più conosciuti e spettacolari dell’Europa.

Le refuge du Viso scendendo dal Passo di Vallanta




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