Punta Dante 3166m (Traversata dal vallone delle Forciolline al vallone delle Giargiatte)

La Punta Dante è il primo rilievo della cresta spartiacque tra i valloni di Forciolline e delle Giargiatte e si presenta con fianchi rocciosi-detritici abbastanza ripidi. La via di salita dal Passo Fiorio-Ratti per la cresta Sud-Est non offre difficoltà: roccette all'inizio, poi un uniforme pendio di rocce rotte fino in cima. Al sopradetto colle si perviene per due ripidi canali di detriti e rocce frantumate abbastanza faticosi. All'inizio dell'estate, quando sono ancora colmi di neve offrono una salita ben più interessante (necessari ramponi e piccozza).

  • Accesso: Saluzzo, valle Varaita, Pontechianale-fraz. Castello
  • Partenza Pontechianale-fraz. Castello 1605m
  • Dislivello: 1215m+400m
  • Difficoltà: EE
  • Tempo di salita: h.2.00
  • Periodo consigliato: Giugno-Ottobre
  • Segnavia: U9, U11, U10
  • Cartografia: Fraternali editore 1:25.000 Valle Po, Monviso n° 10
  • Bibliografia: G. Berruto, Monviso e le sue valli, Ed. IGC Torino 1986, itinerari n° C40-C47-C48
  • Punti Appoggio: Biv. Berardo 2710m, Biv. Forciolline A. Boarelli 2820m
  • Note : Piccozza, ramponi e corda, ad inizio stagione.
  • Itinerario

    Da Castello 1605m, seguire la pista che costeggia il rio Vallanta, superare il bivio per il bivacco Bertoglio ed il vallone delle Gargiatte, sorpassare la grangia del Rio delle Forciolline 1988m, e dopo pochi metri lasciare la mulattiera per il rifugio Vallanta U9, prendendo il sentiero (segni rossi-bianchi) U11 che sale, dapprima a moderata pendenza fra radure di pascoli e grosse conifere sulla sponda destra idrografica del vallone delle Forciolline e poi piega a sinistra, abbandonando il fondo del predetto vallone, innalzandosi su un costone che va aumentando l'inclinazione fino a diventare ripidissimo. Rimontarlo con corte diagonali nel bosco di pini cembri. Poco oltre i 2450m, lasciate alle spalle le grosse conifere, procedere lungo il sentiero, che pur salendo costantemente, è un po' meno ripido del tratto precedente. Spostatosi successivamente a sinistra, nei pressi di un'affioramento roccioso, supera un breve tratto detritico, poi lascia a sinistra una spalletta e costeggia in diagonale una crestina rocciosa che va a scavalcare tra due spuntoni di roccia, da dove si vede il bivacco Berardo che si raggiunge in pochi minuti. Proseguire verso il bivacco delle Forciolline "A. Boarelli" 2820m seguendo i segni gialli che in mezzo alla pietraia, prima toccano il laghetto a quota 2766m poi per dossi e convalli di pietrame, con tratti a saliscendi ed una discesa sotto le balze rocciose della Punta Caprera portano al bellissimo lago grande delle Forciolline, dove sul lato sinistro orografico è posizionato il bivacco.

    Seguire il vallone principale fino alla fine del lago (segni gialli), girare a destra iniziando a salire la pietraia (o il nevaio) che scende dalla Punta Dante e dal contrafforte che arriva dal Passo di Sagnette, Punta Piemonte, passo Forciolline e Punta Michelis. La pietraia è faticosa, passare appena sotto la verticale del passo delle Forciolline alla quota di 2950m, proseguire sulla morena dell'ex glacio-nevaio Dante per portarsi al colletto Dante 3100m (1h15') da dove proseguendo per la facile cresta si arriva sulla cima (segni rossi) (1h30'). Si vede il vallone delle Gargiatte col bivacco Bertoglio, da dove si scenderà.

    Discesa

    Tornare al colle e seguendo i segni rossi sbiaditi, per roccette e detriti portarsi al passo Fiorio e Ratti 2986m, superando in discesa una spaccatura camino ed un traverso che con neve portebbero essere problematici. La discesa del Passo è ripida, ma di detriti mobili che ne mitigano l'effetto; per valloncelli si arriva sul sentiero U10 (sentiero GTA del giro del Monviso) in un pianoro costellato da piccoli mehnir, appena prima del lago Bertin. Scendere lungo il comodo sentiero, che propone una stupenda vista sulla Costiera Ale lunghe e sulla Rocca Jarea fino al Gias Fons 2365m. Di qui il sentiero tra macchie di conifere si abbassa fino al Pian Meyer 2126m (sorgente) quindi, sempre a serpentine nel bosco di larici, ad una radura erbosa 2000m, siamo nel bellissimo bosco dell'Alevè. Superate alcune macchie d'ontani, i ruderi della Grange Gheit 1912m ed un ponticello, si ritorna sulla via di salita del vallone di Vallanta che riconduce a Castello.

    Foto 2004

    Traccia GPX

     


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