Accesso stradale
Da Torino portarsi al Parco del Valentino, all'angolo tra Corso Vittorio
Emanuele II° e Corso Massimo d'Azeglio
Descrizione Percorso
Dalla statua di Massimo d'Azeglio scendere
paralleli a Corso Vittorio, attraversare il Po sul Ponte Umberto I°
e girare a sinistra seguendo la pista ciclabile sulla
riva destra orografica del Po. Si incrociano lungo il percorso il Monastero
dei Capuccini, la Gran Madre, Piazza Vittorio, il monumento a Coppi,
arrivando poi nel Parco di Sassi. Si fiancheggia il galoppatoio militare,
si costeggia il Po dopo che la Stura di Lanzo vi si è immessa
nel Parco del Meisino e si prosegue fino a San Mauro. Passare sotto
il vecchio ponte e seguire la via XXV Aprile fino ad immettersi sulla
SS 590 per Casale. Dopo 6-700 metri girare a destra per la SP 96 di
Rivodora. Superare il Centro con la bella chiesa e proseguire in salita
lungo via Bellavista fino alla Borgata Pietra Forata. In discesa ora,
si raggiunge la SP 4 via Superga, che dopo il bivio con Pino Torinese
diventa SP 114. Raggiungere il Piazzale Alberto Geisser, dopo aver lasciato
sulla sinistra il bivio per la Via dei Colli. Con un'ultima salita lungo
la Strada Comunale della Basilica di Superga si giunge al piazzale della
Basilica 670m.
Ritornare
indietro fino ad imboccare la Via dei Colli (conosciuta come la Panoramica).
Seguirla per 8 km fino a sbucare sulla SP 5 via Torino; seguirla sulla
destra in leggera discesa fino a prendere a sinistra la Via Eremo che
in 3 km porta al colle dell'Eremo. Subito dopo girare a sinistra e proseguire
sulla via del Colle fino ad arrivare al Colle della Maddalena; seguendo
le indicazioni portarsi nel Parco della Rimembranza fino al Faro della
Vittoria.
Tornare sulla strada del colle e seguirla
fino al bivio a sinistra per la SP 126 Strada Revigliasco. Proseguire
per circa 1 km poi prendere a destra la via Moncalvo, che diventa Via
S. Brigida poi; la strada cambia di nuovo nome in via della Rimembranza
all'altezza del Castello di Moncalieri, fino a sbucare in piazza Baden
Baden. Scendere lungo la via Principessa Clotilde che raggiunge Piazza
Vittorio Emanuele II°, portarsi in Via Real Collegio e di qui in
corso Trieste. Superare il ponte sul Po e prendere subito dopo a destra,
la pista ciclabile che costeggia il Po; sulla sinistra vi è un
campo da golf ; si raggiunge il parco delle Vallere sul doppio sentiero,
segnalato per le biciclette ed i cavalli, pervenendo al torrente Sangone
che si attraversa sfruttando la corsia pedonale del ponte di
servizio della stazione di potabilizzazione dell'Azienda Acque Metropolitane,
per affiancarci di nuovo al Po, proseguendo lungo la recinzione degli
edifici che ospitarono nel 1961 la Mostra delle Regioni. Dal 1964 l'area
è diventata la sede del B.I.T. Giunti presso una passerella ciclo-pedonale
che attraversa il Po, la si ignora, continuando sempre a breve distanza
dalla sponda del fiume. Dinnanzi al Museo dell'Automobile, si incontra
la grossa ruota del monumento agli Autieri. Più avanti, sulla
sinistra ci sono i complessi ospedalieri del Sant'Anna, C.T.O., Regina
Margherita (infantile) e quello più grande dell'Ospedale Maggiore
S. Giovanni Battista (Molinette). Raggiungere il ponte Balbis, e passarci
sotto; superato il ponte Isabella, si prosegue tenendo sempre la destra.
A valle del ponte era collocato un tempo l'hangar di partenza della
prima linea italiana con idrovolante: il 1° aprile 1926 partì
il volo inaugurale del collegamento Torino-Pavia-Venezia-Trieste. Siamo
ora nel Parco del Valentino, che si estende su una superficie di 550.000
metri quadrati. Qui vicino si trova la fontana dei dodici mesi, opera
realizzata dall'architetto Carlo Ceppi nel 1898, ed ornata da statue
di Luigi Contratti ed Edoardo Rubino che rappresentano i mesi e le stagioni.
Poco dopo l'imbarco della navigazione sul Po, si arriva, oltrepassato
un ponticello in legno, all'ingresso del Borgo Medioevale (ricostruzione
di edifici piemontesi e valdostani del XV° secolo realizzata per
l'Esposizione Internazionale del 1884). Continuare seguendo il viale
Virgilio, transitando dinnanzi alla costruzione del Castello del Valentino
fino a raggiungere il lieve salita la statua di Massimo d'Azeglio da
cui si era partiti.