Moncenisio-Malamot

La montagna, oggi interamente compresa in territorio francese, è collocata sullo spartiacque Dora Riparia-Arc e si colloca nell'area che l'Italia cedette alla Francia con il Trattato di Parigi del 1947. É un itinerario, quasi interamente su sterrato, nella zona del Moncenisio, intenso nel tratto finale dove il fondo non sempre è in buone condizioni. Offre panorami spettacolari sulle montagne dell'alta Val Susa e sul massiccio della Vanoise in Francia

Località di partenza: Grand Croix (Francia) 1870m
Quota massima raggiunta: Monte Malamot 2914m
Distanza: 30 km
Dislivello totale: 1170m
Difficoltà: BC/BC
Ciclabilità: 96 %
Cartografia: IGC 1:50.0000 Valli di Lanzo e Moncenisio n° 2
Bibliografia: M. Rey, G. Schmitz, Mountain Bike in Valle Susa, Ed. Mulatero, Ciriè 1991, itinerario n° 25

Tipo percorso:
asfalto 2,5km (8%) sterrato 27,5km (92%)
Effettuato il: 27 Settembre 2014

 

Accesso stradale

Da Torino seguire l'autostrada A32 fino all'uscita di Susa. Si seguono le indicazioni per Susa-Monceniso (SS25); la strada appena usciti da Susa inizia a salire ed arriva ad una spianata (Piana di S, Nicolao), con un lungo rettilineo in lieve discesa. Al termine, un'altra breve serie di tornanti ci porta in zona Grand-Croix, dove alla nostra sinistra ci sono gli edifici della vecchia dogana francese e dell'albergo Malamot, con un grande spiazzo dove possiamo parcheggiare.

Descrizione Percorso

Dal parcheggio (1870m) ci dirigiamo verso l'imponente diga; si attraversa l'ampio piazzale e si costeggia il gruppo delle case di Grand Croix, poi si svolta a destra, portandoci con alcuni tornanti sulla diga. Si attraversa in piano la diga e si sale ripidamente alle pendici del roccione dove sorge il forte del Varisello fino al Colletto omonimo (2020m); si lascia a destra la sterrata che costeggia la sponda meridionale del Lago del Moncenisio e si sale ripidamente a superare un dosso. Dopo una brevissima e sconnessa discesa si sale con dure pendenze fino ad un incrocio: a sinistra una carreggiabile si snoda in costa lungo il lato meridionale della valle ad una quota superiore rispetto alla statale fino a scendere a Bar Cenisio ed alla Piana S. Nicolao (possibile ritorno con risalita su strada asfaltata lungo le Scale del Moncenisio), a destra una stradina discende verso il Lago del Moncenisio; di fronte si imbocca la strada per il Malamot, chiusa da una sbarra che impedisce il traffico motorizzato. La carreggiabile sale subito ripida ed affronta i primi dei 36 tornanti con fondo piuttosto sconnesso lungo la parete prativa che sovrasta il Forte Varisello ed il lago con un panorama che diventa salendo sempre più ampio e grandioso. Dopo i primi tornanti il fondo alterna tratti ben pedalabili a pezzi che richiedono abilità per passare fra grossi sassi. Si incontrano alcune pietre miliari che scandiscono la salita. Dopo il 13° tornante si trova uno dei pochi tratti con pendenza moderata e buon fondo fino al 14° tornante, poi si percorre un lungo pezzo in costa e si entra in una conca dominata da una ripida parete. Dopo il 16° tornante si affronta un tratto molto ripido ai piedi di una enorme parete rocciosa ed il fondo si presenta sconnesso fino ad essere quasi impraticabile per pochi metri appena prima del 17° tornante. Dopo la pietra miliare del 5° Km, si sbuca in ambiente più aperto ed all'uscita del 20° tornante si individua chiaramente il forte in cima al Malamot. Si percorre un breve tratto in leggera salita fino al 24° tornante, poi si continua in forte salita su fondo sconnesso lungo il crinale tra due valloni e si raggiunge il bivio per il Lago Bianco (2617m) presso i tralicci dell'elettrodotto, poco prima del Km 6,5 e dei Ricoveri Giaset in rovina, posti alla base del torrione sommitale del Malamot. Dopo aver sfiorato le caserme si affrontano 4 ripidi e sconnessi tornanti e si penetra nella gola ai piedi della cima; per 150 metri prima e 150 metri dopo il 29° tornante occorre procedere a piedi sui massi franati sul tracciato; al 30° tornante si riprende a pedalare con fondo discreto e si affrontano altri due tornanti ed un lungo ripido rettilineo che conduce ad un pianoro sul lato occidentale del monte. Il panorama si apre grandiosamente. Si supera la pietra miliare dell'ottavo Km e si affrontano gli ultimi 4 tornanti; dal 36° ed ultimo si gode una bella vista verso la valle dell'Arc ed in distanza sulle montagne del Massif des Ecrins. Si percorre l'ultimo tratto in costa con discreto fondo tra grandi pietraie e finalmente si arriva al piccolo spiazzo di fronte all'ingresso della diroccata Caserma Malamot. La sommità è formata da una lunga e sottile cresta che si snoda dal Malamot, dove sorge la caserma, a nord alla Punta Droset (2917m) a Sud; la vetta presenta ripidi strapiombi su tutti i versanti eccetto quello occidentale dove si snoda il tracciato. Il panorama è stupendo: ad est svettano vicini il Monte Bard (3168m) ed il Monte Giusalet (3313m); a Nord c'è la cresta che va dal Rocciamelone (3538m) all'anfiteatro del Gruppo Roncia-Lamet che domina il vasto Lago del Moncenisio; ad Ovest in primo piano si erge la punta Clery (3173m) mentre in distanza si vedono le numerose cime bianche del gruppo della Vanoise ed in particolare l'ampio ghiacciaio della Vanoise; a Sud si notano i Denti d'Ambin (3382m), sul confine italo-francese.

Discesa

Sulla via di salita, oppure giunti alla sbarra di inizio della strada per il Malamot, girare a destra seguendo le indicazioni per il Lac du Roterel e Bar Cenisio, seguire la sterrata abbastanza sconnessa lungo la Comba Crepacuore per 2,5km, girare a sinistra per raggiungere la Piana di S. Nicolao. (Andando dritti si arriva a Bar Cenisio) La pista è pedalabile con attenzione, ma dopo circa 1 km si interrompe (arbusti e strada franata sopra una placca rocciosa alta una quindicina di metri. Occorre scendere sulla sinistra (bici a mano per tracce di sentiero per una decina di metri fino a raggiungere un sentiero che porta al piazzale della ex-cava. Di qui continuare fino all'imbocco della Pian S. Nicolao, oppure ad un bivio segnalato sulla sinistra scendere alla Piana lungo un ripido sentiero non pedalabile, risparmiando un chilometro. Sulla strada asfaltata ritornare al piazzale di partenza percoorendo la Gran Scala del Moncenisio con ulteriori 140m di dislivello.

Foto 2014
Traccia GPX

 


Back MTB