Accesso stradale
Raggiungere Pourrierres seguendo la SS23 da Pinerolo.
Descrizione Percorso
Si inizia dal bivio
posto all'inizio di Pourrieres (0 Km) con indicazioni per Pian dell'Alpe,
splendido pianoro prativo che si raggiunge lasciando a destra la deviazione
per Usseaux (1,62) e dopo aver toccato la piazzetta di Balboutet (2,12).
Giunti all'importante bivio per il colle delle Finestre (6,88), si gira
a sinistra. Un lungo traverso interrotto solamente da un paio di tornanti
ci conduce, superata la deviazione per la Margheria dell'Assietta (15,13),
all'omonimo colle (16,16 - m 2472) dove si lascia sulla destra la strada
per il Gran Serin. In breve si arriva poco al di sotto della Testa dell'Assietta
(17,43 - raggiungibile su sentiero in pochi minuti). Sulla cima (m 2567)
trova posto una tavola d'orientamento ed il monumento, sormontato da
un'aquila in bronzo, a ricordo della battaglia per la Guerra di Successione
d'Austria del 19 luglio 1747. Affrontando finalmente la prima discesa,
si sfiora il piccolo laghetto glaciale dell'Assietta (18,31) giungendo
al bivio (18,63 - chiuso da sbarra) per la vicina Batteria del Mottas
(m 2547), distante poche centinaia di metri (non conteggiati). La linea
pezzi appare ai nostri occhi protetta da un terrapieno con, ai lati,
le 2 riservette che avevano anche funzione di copertura per i tiri d'infilata.
La modesta opera, realizzata nel 1893 e dotata di quattro cannoni del
tipo 15 GRC/Ret e 2 da 9 AR/Ret (rimpiazzati in seguito con altrettanti
da 87/B), veniva impiegata durante i mesi estivi. Sulla destra, alle
spalle della linea pezzi, si trova l'apertura di accesso al deposito
munizioni ed al locale di caricamento. Gli uomini in servizio (circa
40) alloggiavano presso i vicini baraccamenti del Faussimagna (visibili
sui prati sottostanti, poco dopo aver ripreso il cammino), accessibili
con una strada che parte dal lago dell'Assietta. E proprio la costruzione
che si affaccia sullo specchio d'acqua veniva utilizzata un tempo oltre
che come infermeria anche come magazzino invernale per l'artiglieria.
Quando la Provincia nel 1964 acquisi' la strada militare, l'edificio
venne adibito a casa cantoniera. Il degrado dovuto allo scarso uso e
agli atti di vandalismo e' stato in parte fermato negli anni 90 grazie
al lavoro di alpini e volontari. Oggi è Il Rifugio Alpino Casa Assietta
si trova in Val Chisone, lungo la strada panoramica dell'Assietta, nel
Parco Regionale Naturale del Gran Bosco di Salbertand, a 2527 m di quota.
Il rifugio è dedicato alla guida alpina Gian Carlo "Jack" Canali salitore
della parete Sud del Mc Kinley, travolto da una slavina nel comune di
Pragelato, durante un attraversamento sci-alpinistico da Sauze d'Oulx
a Sestriere. Ripartendo dal punto abbandonato in precedenza, poco dopo
l'innesto della "strada dei cannoni" (19,44), si incontra la carrareccia
per il monte Gran Costa (19,57) dove sono presenti i resti di due batterie
ed alcuni baraccamenti. La visita richiede abbastanza tempo per cui
la rimandiamo ad un'altra occasione. Superato il col Lauson (20,45 -
m 2497 - notare al di sotto della strada il lago omonimo) si arriva
al col Blegier (23,60 - m 2381) presso il quale confluisce la strada
(vietata al transito) che, attraverso il Parco Naturale Gran Bosco,
consente di arrivare a Monfol oppure Salbertrand. Si affronta quindi
l'impegnativa salita del Monte Genevris (25,28) dove sono ubicati i
ruderi di 5 baraccamenti eretti nel 1889 dal III Alpini, di cui 3 a
disposizione per la truppa, uno riservato agli ufficiali ed il rimanente
adibito a magazzino. La vetta (m 2536 - dista 650 metri non conteggiati)
e' raggiungibile con una carrareccia chiusa da sbarra (pressochè pianeggiante
eccezion fatta per gli ultimi metri) ed accoglie, oltre ad una tavola
d'orientamento, il Faro degli Alpini. Come si legge dalla targa affissa,
questo e' stato donato della Marina Militare Italiana e qui posizionato
per volonta' del gruppo ANA di Sauze d'Oulx a ricordo di chi offri'
la vita alla patria. Simbolicamente esso dovrebbe impedire agli escursionisti
e sciatori di smarrire la via. Si riprende affrontando in discesa 4
tornanti che precedono la deviazione per Richardet (27,84) ed il colle
di Costa Piana (27,92 - m 2313). Presso gli ultimi due si trovano due
postazioni del tipo 7000, rispettivamente la 211 e 212, equipaggiate
un tempo con mitragliatrici. Ad un trivio (28,50) si trascurano le tracce
laterali: quella che risale le pendici di Punta Moucrons e l'altra che
scende verso un impianto di risalita. Segue il colle Bourget (30,86
- m 2299 - evitare, in prossimità di questo, alcune piste che si staccano
dal percorso principale) e, aggirato il Monte Triplez, il colle Basset
(33,97). Tra i due colli si tralasciano, sulla destra, 2 strade (31,62
e 33,34), l'ultima in presenza di un cartello con scritta "La Marmotta
Bar Ristorante". Lasciando alle spalle la carrozzabile che scende a
Notre Dame des Broussailles e quindi a Sportinia, con un ultimo sforzo
si risale la Costa Treceira sino alla evidente stazione della telecabina
proveniente da Borgata Sestriere (34,60). Iniziamo ora a sinistra la
lunghissima discesa. Superato il ponte sul rio Croux (38,74), segnaliamo
sulla parete rocciosa posta al di sotto del Monte Tre Seie le aperture
della mai ultimata Sede del IV Corpo d'Armata. Si raggiunge una strada
asfaltata (39,91) che seguita a sinistra termina sulla statale 23 (40,34).
Senza mai lasciarla si percorrono i circa 16 Km che ci separano dal
punto d'inizio (56,12), piuttosto noiosi ma "digeribili" in meno di
tre quarti d'ora grazie alla velocita' sostenuta.