Accesso stradale
Da Cuneo si raggiunge Caraglio e si prosegue fino a Pradleves, dove
si parcheggia nel piazzale del cimitero, all'inizio del paese.
Descrizione Percorso
Da Pradleves 822m si percorre la circonvallazione attraversando il
paese, quindi si attraversa il torrente e si penetra in moderata ascesa
nelle strette e gole formate dal torrente Grana; si attraversa più volte
il torrente e dopo una breve semigalleria si scopre che la valle procede
con strette e tortuose anse tra pareti coperte di fitta vegetazione
mentre la pendenza diventa progressivamente più impegnativa. Al termine
delle gole, presso le prime case, si affronta un ripido tornante, dopo
il quale appare la frazione di Colletto 1272m, appollaiata come nido
d'aquila ai piedi di un roccione; vi giunge una breve diramazione dal
successivo tornante. Alla confluenza di una valletta laterale sorge
Campomolino 1141m, sede del comune di Castelmagno; in corrispondenza
dell'incrocio la strada si impenna e sale molto ripida fino ad un tornante
nella valletta laterale prima di ritornare nella valle principale sempre
con forti pendenze. Il tracciato si snoda lungo il roccioso e ripido
versante settentrionale della valle,la pendenza si mantiene sempre ripida.
Si affrontano due tornanti; dopo il secondo si percorre uno dei tratti
più duri con pendenze che raggiungono il 18% ed una curva micidiale
di fronte alla cappella di San Bernardo di Mentone. Con pendenza miore
si raggiunge Chiotti 1542m e si affrontano due tornanti; dal secondo
un sentiero raggiunge la chiesetta di Sant'Anna. Si procede con pendenza
moderata e si incontra un breve falsopiano prima di riprendere la dura
ascesa entrando nell'ampia conca dominata dal Santuario di San Magno.
In forte ascesa si passa tra le case di Chiappi 1661m, poi si affronta
un altro tratto duro ai piedi del Santuario; con due duri tornanti si
arriva al Santuario di San Magno 1761m, il cui nucleo primitivo del
XV° secolo è inglobato nell'ampia chiesa del 1710; una breve diramazione
raggiunge il piazzale (consigliabile la visita). Proseguire lungo la
strada, superando il rifugio Maraman. Dopo un tratto duro si incontra
un pezzo di dolce salita mentre il tracciato effettua una leggera diversione
per superare il torrente che scende dalla valletta laterale che con
ampi pascoli si apre a Nord ai piedi del Monte Tibert 2647m. La salita
riprende ripida lungo lo scosceso versante occidentale del vallone;
dopo un tratto meno impegnativo si attraversa il torrente e si effettua
un'ampia curva sul versante meridionale raggiungendo le Baite Parvo
1958m; si riattraversa il torrente e si affronta un altro tratto molto
ripido risalendo un vallone con lunghi rettilinei e pendenze costantemente
dure. L'ambiente di vera alta montagna risulta grandioso e selvaggio,
con imponenti cime rocciose e guglie di tipo dolomitico che si ergono
aspre. Dopo aver aggirato la testata della valle si raggiunge con tracciato
tortuoso la fattoria del Gias Fauniera 2191m; dopo un breve falsopiano
si affronta un tornante e la salita prosegue molto dura fino al rifugio
Fauniera (ex rifugio Trofarello)2300m, dopo il quale si procede per
breve tratto in moderata ascesa; ancora in dura salita si affronta un
tornante ai piedi della Rocca Negra 2496m e si procede in costa fino
al bivio 2355m per il vicinissimo Colle d'Esischie 2370 che da sulla
valle Maira. Ormai in vista del valico si procede alla base della Rocca
Ciarmetta 2553m e si raggiunge il crinale con il Vallone di Marmora
al Colle del Vallonetto 2447m, che consente una visione del vallone
citato. Si affronta un altro tratto duro tagliando una strapiombante
parete rocciosa e si raggiunge il solitario passo, aperto tra due piccole
cime; sulla cima occidentale sorge una cappella.
Discesa
Per il percorso di andata, dove con 100m di dislivello aggiuntivi si
può salire al Colletto di Campomolino, oppure in traversata per
Demonte in valle Stura, o per la val Maira.