Monte Cevedale 3769m

 

Compreso nel Parco nazionale dello Stelvio, il Cevedale è la terza vetta più alta del massiccio, dopo l'Ortles e il Gran Zebrù. La montagna si colloca al confine tra due regioni: la Lombardia e il Trentino-Alto Adige. La sommità della montagna è costituita dalla cima principale e da due anticime, poste a Nord-Est rispetto ad essa e collegate da una cresta affilata. La cima più alta è collocata esattamente sul confine tra le province di Sondrio e Trento: è il punto più alto del Trentino. L'anticima meridionale (Cima Cevedale, Südliche Zufallspitze in tedesco) è alta 3.757m e segna il punto in cui si incontrano le province di Sondrio, Trento e Bolzano. Poco più bassa è l'anticima settentrionale (Nördliche Zufallspitze in tedesco), quotata 3.700m. Il Cevedale può essere salito e disceso o, in traversata da 4 valli diverse: Martello, Solda, Cedec, Pejo. Vicino al Rifugio Casati, sulla Cima Tre Cannoni vi è ancora un cannone, un reperto della prima guerra mondiale.

Monte Cevedale

  • Accesso: Torino, Autostrada del Brennero, Uscita Bolzano Sud, Merano, Val Venosta, Laces (Latsch), Val Martello che si percorre fino in fondo, Paradiso del Cevedale
  • Partenza: Paradiso del Cevedale 2068m
  • Dislivello: 1340m(220m+1013m+500m)
  • Difficoltà: BSA
  • Tempo di salita: h.6,30 (0,40+4,30+1,30)
  • Periodo consigliato: Marzo-Maggio
  • Esposizione: Nord
  • Cartografia: TABACCO editore 1:25.000 ORTLES-CEVEDALE Carta Topografica per escursionisti, foglio 08; KOMPASS editore 1:50.000 Parco Nazionale dello Stelvio, Carta escursionistica sci alpinistica, n°72; MERIDIANI MONTAGNE editore 1:30.000 Ortles-Cevedale
  • Bibliografia
    • G. Buscaini, Ortles-Cevedale, Guida dei Monti d'Italia, Ed. CAI/TCI Milano 1981
  • Punti di appoggio:
  • Note: Necessita innevamento sicuro su tutto il percorso.

Itinerario

Map Monte Cevedale

1° giorno

Il punto di partenza dell'escursione è il Paradiso del Cevedale, località dove ha termine la strada della val Martello, nei pressi del Rifugio Genziana, m.2070, circa. Ci si dirige verso ovest risalendo la valle e si raggiunge in breve il Rifugio Nino Corsi, 2256m.

2° giorno

Dal rifugio salire in direzione sud-ovest superando lungo un canale, fiancheggiato da una bella cascata di ghiaccio a canne d'organo, una balza rocciosa, quindi con alcuni zig-zag attraversando a sinistra si sbuca su un vasto vallone pianeggiante, protetto dai resti di una diga costruita dopo una rovinosa alluvione nel 1891. Percorrerlo ed in prossimità del ponticello di legno, prendere a destra ed iniziare la risalita della valletta del lago dei detriti verso la Vedretta lunga, meno crepacciata della Vedretta della Forcola. Lasciata sulla destra la valle del Pozzo, che porta alla Punta Madriccio, raggiungere la Vedretta lunga. Di qui, dopo aver superato il bivio sulla destra, oramai in vista del rifugio Casati 3269m, per il passo del lago gelato che fa comunicare con la valle di Solda, raggiungere il rifugio omonimo.

3° giorno

Dal rifugio Casati, con direzione Sud, Sud-Est procedere sui moderati pendii verso la Cima del Cevedale (pistone molto battuto), che dopo un falsopiano ha un tratto finale più ripido sotto la crepaccia terminale, sorpassata la quale con gli sci o a piedi si perviene in cresta (tratto finale aereo) e quindi in Vetta.

Variante di salita per i Tre Cannoni:

Interessante variante di poco più lunga a vedere questi ruderi della Prima Guerra Mondiale. Subito all'inizio del ghiacciaio ci tiene sulla sinistra (direzione Est) e ci si incammina verso le roccette ben visibili dal rifugio dove in luogo panoramico è posto uno dei tre cannoni. Dal rifugio ci si mettono appena 20 minuti circa. Dai Tre Cannoni poi si prosegue in direzione di un dosso, superato il quale ci si ricongiunge alla via normale di salita.

 

La Cima Tre Cannoni con il Cevedale sullo sfondo

Discesa

Lungo l'itinerario di salita.

Foto 2008

Traccia GPX

 


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