Cima Sebolet 3018m

I dolci pendii della Costa Sebolet, ben visibili per chi ha appena lasciato Acceglio sale a Chiappera, sono invitanti, ma occorre tenere presente che la lunga dorsale che unisce il Monte Maniglia alla Marchisa è spesso battuto dal vento e, data la forte esposizione ai raggi solari, la neve si trasforma rapidamente; quindi è indispensabile saper interpretare correttamente le condizioni ambientali per cogliere il momento opportuno.

 

  • Accesso: Raggiungere Busca via Saluzzo, se si arriva da Torino, oppure Dronero via Caraglio se si arriva da Cuneo. Inoltrarsi nella val Maira fino ad Acceglio, oltre Acceglio ed appena superata la frazione Villaro, svoltare per Lausetto. In stagione avanzata è possibile proseguire fino alla borgata Colombata.
  • Partenza: Lausetto 1510m, Colombata 1585m
  • Dislivello: 1510m, 1040m
  • Difficoltà: MS (BS la discesa diretta)
  • Tempo di salita: h.5,00; h.4,35
  • Periodo consigliato: Dicembre-Marzo
  • Esposizione: Sud
  • Cartografia:Bruno Rosano 1:20.000 Esquiar en Val Maira WGS84-UTM 32T; Fraternali editore 1:25.000 Alta ValVaraita, Alta Val Maira n° 11; IGC 1:50.000 Valli Maira Grana Stura n.7
  • Bibliografia:
  • Punti di appoggio:
  • Note: Non si incontrano particolari difficoltà, ma il tratto lungo la strada, dopo le grange Merletto deve essere assolutamente sicuro.

Itinerario

Da Lausetto, proseguire lungo il versante destro orografico del vallone ed, oltre la borgata Colombata 1585m quando la strada si avvicina al rio Mollasco, non attraversare il ponte di ferro 1591m a destra (itinerario per il Monte Ruissas) e seguire la riva destra orografica del Rio Mollasco, dopo averlo attraversato per un breve tratto, ritornare sul versante iniziale, alle pendici della Costa Cervet. Con un tornante la carrozzabile prende quota su un poggio e, dopo le grange Merletto 1699m, si incunea nuovamente nel vallone del Rio Mollasco, con un tratto obbligato, che attraversa diversi colatoi ed è quindi soggetto alle valanghe. Varcare il torrente su un ponte di legno e, tagliati sulla sinistra alcuni tornanti pervenire alle grange Varzio 1913m e quindi raggiungere la Cappella della Madonna delle Grazie 1990m. Abbandonare la strada e risalire verso Nord-Est i solari pendii alle spalle della Cappella, in un lungo susseguirsi di dossi e valloncelli con pendenza sempre moderata e senza percorso obbligato, fino a raggiungere, verso 2500m il vago Pian Gast. Tenendosi alquanto sotto il filo della Costa Sebolet, spartiacque tra i Valloni di Rio Mollasco e di Verzio, oppure raggiungere la stessa in un punto qualsiasi; seguire la dorsale verso sinistra. Transitare alla base delle modeste elevazioni che movimentano il crinale (l'ultima delle quali 2997m, dirama verso Nord-Est la dorsale che forma la Rocca Marchisa ed il Pelvo d'Elva) e raggiungere la deppressione 2950m sotto la vetta, dove la cresta s'impenna. Con un tratto più ripido (attenzione alle cornici) percorribile normalmente con gli sci, risalire la cresta lungo il versante Sud e guadagnare la piatta Cima Sebolet 3018m.

Discesa

Lungo l'itinerario di salita, oppure, con condizioni di neve sicurissima scendere direttamente dalla vetta, lungo la linea di massima pendenza, il ripido e costante versante Sud (circa 500m a 30°). Abbandonare il valloncello di Rio Giacomanda e, con percorso non obbligato attraversare verso sinistra in direzione della Cappella della Madonna delle Grazie (visibile fin dalla vetta), ricongiungendosi all'itinerario di salita nei pressi della Cappella.

Cappella Madonna delle Grazie

 

Foto 2015

Traccia GPX

 

 


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