Monte Tumolera 1978m - Roccia Frontera 1730m

Delle gite nel Vallone d'Ovarda, quella al Monte Tumolera è la più breve e facile. Si svolge su terreno piacevole e presenta il vantaggio di essere, salvo casi eccezionali, al sicuro dalle valanghe, costituendo quindi una interessante opportunità anche dopo recenti nevicate, che magari sconsiglino l'accesso alle altre mete del vallone. Volendo effettuare una gita ancora più breve, c'è la Roccia Frontera, facilmente raggiungibile per il suo versante Nord, abbandonando a destra l'itinerario per il Monte Tumolera verso i 1600m.

Monte Tumolera e Roccia Frontera

  • Accesso: Torino, Lanzo, Viù, Lemie, Chiandusseglio, Mola, Fontane
  • Partenza: Fontane 1050m (Inversigni 1200m)
  • Dislivello: 930m (780m) 690m (540m)
  • Difficoltà: MS
  • Tempo di salita: h.3,00 (h.2,30)
  • Periodo consigliato: Dicembre-Aprile
  • Esposizione: Est, Nord
  • Cartografia: IGC 1:50.000 Valli di Lanzo e Moncenisio n. 2
  • Bibliografia
    • S. Marchisio, Roccia Frontera, Monti e Valli, Gennaio 2003, Ed. Sez. CAI Torino 2003

Itinerario

Monte Tumolera

Dalle Case Fontane seguire il percorso della carrozzabile (in stagione avanzata si può talvolta salire sin nei pressi delle Case Pezelette 1260m ) sino alla Cappella di S.Bartolomeo 1377m di origine seicentesca, dove termina il bosco ceduo e si entra nella parte alta, ampia e sgombra, del vallone d'Ovarda. Senza seguire i diversi tornanti della strada, risalire direttamente la valletta a monte della cappella, stando sempre sulla destra idrografica del vallone, e la successiva dorsale erbosa, passando vicino a numerosi gruppi di casolari, in parte ancora utilizzati dai pastori durante la stagione estiva. Si raggiunge così un ampio pianoro (tra 1600 e 1650m ), a monte del quale si ritrova la carrozzabile, che nel tratto precedente si era portata sul versante opposto, il cui tracciato devia ora decisamente verso destra (Nord-Ovest), in direzione dell'Alpe d'Ovarda. Si prosegue in direzione Ovest, Sud-Ovest, imboccando la conca ove sorgono le costruzioni dell'Alpe Crest 1731m, gruppetto di 3 casolari in amena posizione, che si superano sulla destra. Si risale ora il pendio cespugliato sulla sinistra e con poche svolte si è all'ampia insellatura del Colle Pianessa, 1944m, ben evidente già dal pianoro a valle dell'AlpeCrest; non rimane che seguire la cresta verso sinistra in direzione della vicina vetta. Gli sci si lasciano normalmente pochi metri sotto le rocce della cima.

Roccia Frontera

Dal pianoro a 1600-1650m, invece di proseguire verso l'Alpe Crest, girare in leggera discesa a sinistra Sud-Est per attraversare una vena sorgiva, quindi salire l'ampio e breve tratto finale esposto a Nord, quasi pianeggiante. Tenendosi a sinistra, un po' distanti dalle propaggini Nord-Est puntare alla piccola guglia rocciosa che spicca sul margine destro della larga e piatta depressione dominante.

 

Dove si lasciano gli sci

Discesa

Lungo l'itinerario di salita.

Foto 2003

Foto 2011 Traccia GPX

 


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