Tomba di Matolda 2084m
La Tomba di Matolda deve forse il suo nome ad una leggenda: si narra che una giovane sposa in fuga con il marito per sottrarsi ad una invasione di Francesi o di Saraceni, fu sorpresa da una tormenta di neve; si smarrì in questa zona, vi morì e vi fu sepolta. Ora vaga per i monti, nelle notti senza luna, alla ricerca dell'amato sposo, seguita dalle anime dei morti, che non sono stati sepolti in terra benedetta.
E' una gita tipicamente invernale, varia ed interessante, soprattutto nella seconda metà; richiede neve sicura nel tratto medio-alto, in particolare sui pendii sovrastanti il percorso.
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- Accesso: Valli Lanzo, Germagnano, Valle Viù, Villa
di Lemie
- Partenza: Villa di Lemie 869m; B.ta S.Antonio 1219m
- Dislivello: 1215m; 865m
- Difficoltà: MS
- Tempo di salita: h.4,00
- Periodo consigliato: Gennaio-Marzo
- Esposizione: Nord, Nord-Est
- Cartografia: IGC 1:50.000 Valli
di Lanzo e Moncenisio n. 2; Fraternali editore 1:25.000 Valli di Lanzo
n° 8
- Bibliografia
- Punti di appoggio:
- Note:
Necessita innevamento assestato nella seconda metà del percorso.
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Itinerario
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Da Villa di Lemie 869m, seguire la strada innevata che risale la Valle
Orsiera, in quanto il fitto bosco non consente altra scelta, e raggiungere
il bel ripiano dove sorgono le frazioni di Molar, Borgial, Borgialetto
e S.Antonio 1219m; superarle e continuare attraverso i prati (direzione
Sud). Riprendere poi la strada, fino al ponte sul Rio di Nanta 1280m;
superarlo e abbandonare immediatamente la strada, imboccando a destra
(Sud-Ovest) il vallone in cui scorre il torrente. Seguirne il corso mantenendosi
sul versante destro idrografico; superata l'Alpe Malacrià il pendio
si fa più ripido e raggiunge l'Alpe Pian del Luvas 1534m. Portarsi nel
centro del vallone, ora più incassato, e risalire al meglio un breve tratto
con bassa vegetazione, fino a che il vallone si riapre nuovamente (1750m
circa), all'altezza della tondeggiante dorsale Nord della Tomba di Matolda.
Salire ancora brevemente in direzione dell'Alpe della Sagna, e piegare
progressivamente a sinistra (Sud-Ovest, poi Sud, infine Sud-Est) risalendo
lungo un ampio vallone secondario a pendenza sostenuta sino a raggiungere
la cima.
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Discesa
Lungo l'itinerario di salita.