Nel 2016 decidiamo Io, Igi, Marco, Massimo e Laura di affrontare un viaggio in Ecuador, dove tenteremo la salita di tre 5000 e di un 6000, preceduti da un paio di trekking di acclimatamento. Ci appoggiamo ad un'agenzia locale, Julio Verne, che ci fornisce il supporto logistico (trasporti e pernottamenti), l'attrezzatura alpinistica e il supporto di tre guide di montagna. Partiamo in cinque da Torino il 24 ottobre 2016 e torniamo l'11 novembre 2016. L'organizzazione di Julio Verne è impeccabile, ci trasporta dall'aeroporto a Quito, nei giorni successivi visitiamo l'Equatore e la Riserva di Pululahua, per spostarci poi a Riobamba lungo la Volcano Avenue. Qui effettuiamo la prima giornata di trekking ed acclimatamento ai piedi del Chimborazo, visitando la foresta di Polylepis a 4350m. Ci spostiamo successivamente al rifugio Mechauasca, camminando lungo una piccola strada per 2 ore, giungendo a 4150m. Qui entriamo nel paramo umido. Superiamo un paio di lagune e raggiungiamo il passo che separa il Chimborazo dal Carihuairazo a 4390m. Scendiamo nella valle di Abraspungo, dove vivono molti gruppi di vigogne. Dopo altri 4km dal passo arriviamo al rifugio Mechauasca a 4260m, dove pernotteremo. Il giorno dopo assistiamo ad una stupenda alba sul Chimborazo e andiamo sul ghiacciaio Meyer seguendo Luis (la guida escursionistica) e Leonardo (l'arriero-guida) lungo il paramo tra branchi di vigogne fino a 4800m dove terminiamo la salita, in vista del ghiacciaio. al ritorno al rifugio arrivano le tre guide che ci accompagneranno nella parte alpinistica: Jaime, Paul e William. Il giorno successivo raggiungiamo con una partenza antelucana alle 3,30 il Carihuairazo 5018m, con un dislivello di 780m e difficoltà PD+. Al ritorno ci spostiamo all'hacienda Cuello de Luna, dove ci rassettiamo ed il giorno dopo con un taxi con autista andiamo alla Laguna Quilotoa 3914m, bel vulcano con la caldera occupata appunto da un bel lago. Qui mi si rompono le uniche scarpe da trekking che ho. Risolverà il tutto, lo zapatero di Zumbagua. Martedì 1 novembre ci spostiamo a Gauchi e di qui in auto fino a 4000 al parcheggio de "La Virgen". Saliamo in parte sotto una neve pallottolare fino al rifugio Nuevo Horizonte 4750m, dove passeremo quasi tutti una notte da tregenda, dovuta all'altitudine, riscattata dalla bella e breve salita il giorno dopo all'Illiniza Norte 5126. Ulteriore spostamento a Nord, all'hacienda Guachalà, la piů vecchia dell'Ecuador, fondata nel 1585 e, data in commenda direttamente da Pizzarro ad Alonso Martín e poi a Martín Aizaga. Ha uno splendido patio coloniale e camere grandi. Ci riposiamo un giorno e mezzo. Il venerdì 4 novembre ci portiamo in auto al rifugio "Ruales Oleas Bergč" a 4600m, appena sotto il ghiacciaio del Cayambč. La notte successiva a mezzanotte partenza per il Cayambe 5789m, 3 di noi ce la faranno. Ritorno a Riobamba e nel giorno di riposo andiamo al mercato di Cajabamba. Mangiamo, facciamo foto e compriamo alcuni mattoncini di Panela, mattone di zucchero di canna. A cena festeggiamo la salita al Cayambe al ristorante "Delirio del Chimborazo" che prende il nome della poesia dedicata a Rio bamba, che il Grande Libertador Simon Bolivar compose proprio in questa casa, oggi monumento nazionale. Il Lunedě novembre, alle 10,30 arrivano le guide e ci trasferiamo al rifugio Carrel 4800m. Spendiamo il pomeriggio nel rifugio, mangiando e dormicchiando. Alle 21 suona la sveglia, alle 22 si parte per il Chimborazo 6246m. Seguiamo la strada in piano all'inizio, poi il sentiero che sale lentamente. Due di noi riusciranno ad arrivare in Cima, quindi tutte le cime sono state salite da qualche componente della spedizione. |
Cresta finale dell'Illiniza Norte, con il Cotopaxi sullo sfondo |